
Franciacorta: “L’effervescente passione italiana”
Franciacorta, l’effervescente passione italiana è ormai un brand internazionale, e non solo un territorio vitivinicolo nei pressi di Brescia e del Lago d’Iseo.
Lo sai vero che non sono solo le bollicine a rendere famosa questa terra glamour in costante evoluzione tra passato e futuro?
Il nome Franciacorta trae origine dalla presenza sul meraviglioso suolo bresciano di monaci cluniacensi venuti dalla Borgogna per governare il territorio a partire dal 1100. Questi monasteri molto influenti e potenti erano liberi dal pagamento dei dazi ed erano definiti per questo Franca Court, corti libere da tasse. Per estensione la zona prese il nome storico di Franciacorta. Addirittura sui documenti del catasto napoleonico del 1809 erano già registrati 1000 ettari di vigneti specializzati e 1000 ettari di vigneti vocati ad altre cultivar. Hai in previsione un week end enogastronomico per dimenticare la monotonia e tuffarti in un’esperienza a tutto tondo con il savoir-vivre? La Franciacorta vanta una posizione privilegiata nel cuore della Lombardia, grazie al microclima del lago d’Iseo, fino all’azione mitigatrice dei venti da Brescia. Dolci colline e borghi medievali sono stati testimoni di una storia ricca di ospiti attratti dalla bellezza del luogo. La tenacità dei viticoltori è stata premiata grazie al successo dei vini della Franciacorta e dell’allure di stile che si è creata attorno al marchio Franciacorta.
Franciacorta: cura del territorio e know- how enologico
Lo avresti mai detto che una piccola zona del bresciano potesse essere paragonata al mito dello Champagne? Il picco di ascesa del terroir Franciacorta si ha verso gli anni 60 quando l’ispirazione femminile della viticultrice Annamaria Clementi e l’estro del giovane enologo Franco Ziliani alzarono l’asticella qualitativa dei vini spumanti e cominciarono l’iter verso la meritatissima D.O.C. e la successiva D.O.C.G.
Cominciarono a migliorare le tecniche e gli apparati tecnologici con la ferma volontà di poter giocare ad armi pari con i signori di Reims e di tutta la zona dello Champagne. Nel 1967 arrivarono i riconoscimenti con la D.O.C. e inseguito grazie all’entusiasmo e alla volontà del Consorzio nato nel ’90, si festeggerà nel 1997 la tanto agognata D.O.C.G.
Fermentazioni sofisticate sulle fecce, dettagli microbiologici, e una cura maniacale del terreno fanno della Franciacorta un quid di unicità che si riversa proprio nel carattere e nella personalità dei suoi vini. Un uso ristretto di agenti chimici, leguminose ai lati delle vigne per fissare l’azoto, rispetto della biodiversità, attenzione ad un’irrigazione etica sono la maggiore ricchezza del territorio della Franciacorta. Questa terra di uomini e donne appassionati lascerà un’eredità di cura e unicità dei vigneti invidiata dal mondo intero.
L’Associazione Strada del Franciacorta apre un varco nel mondo dell’accoglienza turistica e dell’enogastronomia locale. Festival, eventi, degustazioni a tema, la nascita di Franciacorta Bio, e numerosi premi a livello mondiale consacrano questo gioiello di produttività nel paradiso italiano delle bollicine.
Franciacorta: l’uomo in simbiosi con i tempi della natura
La cuvée, ossia l’assemblaggio delle tre varietà previste per la denominazione Franciacorta, chiama in causa la scelta dei migliori vitigni di chardonnay, pinot nero e pinot bianco. Ciascun enologo con i suoi segreti professionali in cantina andrà ad aggiungere all’assemblaggio dei tre uvaggi fermenti e zucchero per la sua trasformazione. Sapienza e natura lavorano in simbiosi, mentre il lievito si alimenta di zuccheri, trasformandosi in alcol, il viticultore attende con pazienza fino al momento magico in cui si forma l’anidride carbonica con il suo perlage caratteristico.
L’alchimia dei lieviti dormienti
Per gli assemblaggi composti da annate diverse è necessario che riposino sui lieviti per almeno 18 mesi, per i millesimati 30 mesi, le riserve 60 mesi. Periodi lunghissimi in cui il vino si trasforma ed evolve verso sentori sublimi che fanno il vanto della Franciacorta. Passati questi lunghi periodi si effettua la sboccatura mediante congelamento del collo della bottiglia. Successivamente si aggiunge uno sciroppo di vini vecchi e zuccheri per ammorbidire la sensazione organolettica del vino appena sboccato. Esistono anche i Pas Dose’ dove nessuna aggiunta di sciroppo è stata compiuta dall’enologo.
Franciacorta: prodigi di uve senza maquillage
L’eleganza delle uve, e la struttura importante ma beverina sono sempre espresse con equilibrio tra l’acidità e l’anidride carbonica del Franciacorta. Lo chardonnay è un vitigno che conferisce al Franciacorta la freschezza, la finezza e la giusta aromaticità. Già ai primi di settembre si può procedere alla raccolta essendo un’uva precoce. Uve con una maturazione aromatica eccezionale sono il frutto di un territorio unico come la Franciacorta. Durante il processo di fermentazione in cantina gli enologi si prodigano con i loro know-how per costruire in modo naturale un vino senza trucchi, esaltato dall’eleganza di base dei vitigni.
Franciacorta saten
Vede la presenza di solo chardonnay e pinot bianco per un massimo del 50%. È un velluto per il tuo palato, con una cremosità persistente spezzata da note imprevedibili di fiori di acacia. Attacchi sensoriali di frutti maturi si aggrappano alle sensazioni di vaniglia indimenticabili che ti porteranno a ripetere questa esperienza gustativa.
Franciacorta Rosè
Si compone per un minimo del 35% di pinot nero, chardonnay, e pinot bianco per un massimo del 50%; è stato inserito da pochi anni il vitigno Erbamat fino ad un 10% per conferire una spiccata territorialità alla cuvée. Le sensazioni che proverai al naso saranno di ribes, lamponi e fragole rarefatte da una complessità rinfrescante senza uguali.
Franciacorta Millesimato
Questo tipo di Franciacorta esprime un carattere altamente complesso che richiama il sottofondo minerale del terreno e le note tostate di brioche e lieviti maturati; se saprai apprezzare fino in fondo la struttura atavica di questa cuvée ti sarai meritato un equilibrio estatico pari al nirvana. Ci vorranno ben tre anni per perfezionare la struttura organolettica di questo capolavoro della viticoltura della Franciacorta.
Franciacorta Riserva
Per i Franciacorta Riserva solo i millesimati eccellenti possono comporre la cuvée perfetta. Solo dopo cinque anni sui lieviti si sarà perfezionata la magia olfattiva e gustativa del più evoluto Franciacorta sul mercato enologico. Preparati prima del tempo, con degustazioni guidate alle categorie precedenti, per arrivare con il giusto assetto sensoriale a godere di un cult tra i Franciacorta.
Franciacorta: una filosofia di qualità e sostenibilità
La composizione del suolo, la condizione idrogeologica e micro climatica sono molto simili alla zona dello Champagne, ma la differenza tra i due terroirs è una disposizione empatica verso un prodotto passionale come il vino Franciacorta, senza bisogno di una campagna di comunicazione chiassosa per essere i numeri uno nel mondo
Il gusto della conquista dei prodotti Franciacorta si esprime anche nei regolamenti specifici applicati per il territorio sottomesso alle severe normative. I rendimenti ammessi per le vigne sono molto limitati, permettendo grappoli di qualità sensazionale e tempi di invecchiamento sui lieviti molto più lunghi. Se per esempio un Franciacorta non millesimato, che è la maggior parte della produzione richiesta dal mercato, richiede almeno quindici mesi di riposo sulle fecce, per lo Champagne è solo di dodici mesi. Anche il rendimento per ettaro di un Franciacorta si assesta sulle 12 tonnellate per ettaro, mentre per lo Champagne questa proporzione sale a 16 tonnellate per ettaro.
L’ attenzione internazionale e mondiale ha gli spots puntati sulle bollicine d’eccellenza della Franciacorta. Se prima erano destinate agli aperitivi o all’accompagnamento di dolci festivi, oggi con il marchio Franciacorta si esprime tutto un mondo di raffinatezza, abbinamenti gastronomici e glamour. Non si aspettano più le feste canoniche per degustare un effervescente Franciacorta; finalmente la felicità delle bollicine è sdoganata per il day by day. Passione per il vino e gusto personale, sono adatti a te in ogni momento di savoir- vivre e stile; e perché no anche colpevoli di una sana vanità per mostrare nel tuo calice un gioiello prezioso del territorio della Franciacorta.